Chi fa parte di Life Resilience?

In Life Resilience partecipano 9 membri. Sono un compendio di aziende private, università, associazioni di prodotti agricoli e società di servizi specializzati, ciascuna in una zona.

Fanno un tandem perfetto per questo progetto di ricerca. Vi diciamo quale parte ognuno fa!

Agrifood: sono un’azienda specializzata nella comunicazione nel settore agroalimentare.

Greenfield Technologies: svolgono la parte relativa all’agricoltura di precisione: l’inventario del suolo nelle tre aziende agricole e le mappe di tracciabilità.

ASAJA: la più grande organizzazione agricola professionale in Spagna, con oltre 200.000 membri. Rappresentano gli agricoltori a Bruxelles e ascoltano i loro bisogni.

Charquerao: l’attività principale dell’associazione è la coltivazione di mandorle, olive e pistacchi. Gestiscono una delle tre aziende ad Alendroal, in Portogallo.

CNR-Ivalsa: dall’Italia studiano nella aziende sperimentale Santa Paolina, situata a Follonica (Toscana), l’insetto vettoriale con l’aiuto del gruppo di ricerca di Bari.

Galpagro: sono i coordinatori del progetto. Sono un’azienda  familiare legata al settore agricolo da oltre 25 anni a sviluppare un’agricoltura all’avanguardia. Possiedono l’azienda El Valenciano e svolgono tecniche agricole sostenibili.

Nutriprado: è un’azienda specializzata nello sviluppo di ibridi vegetali leguminosi, con un portafoglio di diverse specie e varietà. Sono responsabili della copertura delle piante e studiano insetti e piante che attirano o ritraggono l’insetto vettoriale.

SALOV: Questa multinazionale nel mondo dell’olio situata tra Pisa e Lucca partecipa alla gestione dell’azienda agricola La Traversagna, una delle più grandi olive toscane con i suoi 75 ettari di oliveti.