Il progetto di R&S Termoxyvid si sta concludendo con importanti progressi nell’applicazione della termoterapia per controllare il batterio Xylella fastidiosa sui portinnesti di vite a livello industriale. Inoltre, è stato possibile garantire che il trattamento effettuato non abbia un effetto dannoso sul materiale vegetale.
L’iniziativa è stata sviluppata durante tre anni ed è stata sostenuta dall’azienda Viveros Enrique Bravo, l’Istituto di Ricerca della Vite e del Vino dell’Università di León, così come il sostegno finanziario del CDTI attraverso i fondi FESR dell’Unione Europea.
Il progetto è iniziato con la sfida di utilizzare, per la prima volta, la termoterapia per affrontare il batterio nocivo Xylella fastidiosa. Anche se questa tecnica era già stata applicata a livello industriale per controllare le malattie fungine del legno della vite nelle piante, Termoxyvid ha proposto il suo utilizzo nei portinnesti di vite contro questo batterio che può causare così tanti danni nei vigneti.
Nonostante il fatto che, fino ad allora, l’applicazione del trattamento con acqua calda sui portainnesti di vite non fosse stata dimostrata, la sfida principale che Termoxyvid ha affrontato è stata proprio quella di dimostrare e avallare l’efficacia della termoterapia sui portainnesti di vite, utilizzando un microrganismo bioindicatore non patogeno, e senza danneggiare il materiale vegetale.
Tra i risultati tecnici ottenuti, in primo luogo, spicca la determinazione di Stenotrophomonas maltophilia come batterio bioindicatore appropriato per affrontare la sfida iniziale di Termoxyvid.
Questo batterio è più tollerante della Xylella fastidiosa alle temperature superiori ai 37ºC, il che lo rende un buon bioindicatore. È stato persino osservato che in laboratorio è stato in grado di crescere a 45ºC.
Per quanto riguarda l’applicazione delle condizioni standard di termoterapia su scala industriale (50ºC / 45 minuti), questa tecnica ha dimostrato di essere molto efficace per tutte le varietà testate nel controllo del batterio bioindicatore. Così, dato che la resistenza termica del batterio bioindicatore è molto più alta di quella della Xylella fastidiosa, Termoxyvid conferma che il trattamento termoterapico è «tremendamente efficace» nel controllo di questo batterio nei portinnesti.