Life Resilience è presentata a FIMART 2018

La fiera dell’innovazione «Smart Rural Fimart», vetrina di innovazione e tecnologia per il mondo rurale, è stata la cornice per la presentazione del progetto europeo Life Resilience.

L’evento si è svolto nello spazio Expofimart situato nel Palacio de la Merced di Córdoba, dove Teresa Carrillo, direttrice del progetto, è stata incaricata di spiegare gli obiettivi e le azioni programmate di Life Resilience per i prossimi tre anni.

Questo progetto, cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea, mira a trovare nuove pratiche sostenibili e produttive per la prevenzione della Xylella fastidiosa nelle piantagioni di ulivo e mandorlo in intensivo, così come l’ottenimento di varietà tolleranti a questa malattia che permettono di affrontare il futuro di queste produzioni con ottimismo.

Il consorzio che compone questo progetto riunisce aziende e istituzioni di Spagna, Italia e Portogallo come i suoi partner: Galpagro, l’Università di Córdoba, Agrifood Comunicación, Agrodrone e ASAJA Nacional. Inoltre, Life Resilience ha la partecipazione di Nutriprado e SAHC-Agricultural Society di Herdade do Charqueirao, S.A. in Portogallo; e le entità italiane Gruppo Salov e l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA), appartenenti al Consiglio Nazionale Delle Ricerche d’Italia.

Teresa Carrillo, direttrice del progetto, ha sottolineato nella sua presentazione l’importanza di sviluppare nuove varietà che consentano la creazione di ulivi e mandorle tolleranti alla Xylella fastidiosa e, in questo modo, evitino la diffusione dei batteri e le sue conseguenze.

Allo stesso modo, Life Resilience è stata presente con uno stand durante tutta la fiera, spiegando il progetto ai visitatori e invitandoli a partecipare alla diffusione di tutte le attività sviluppate in futuro.

Il progetto mira a dimostrare che con migliori pratiche e tecnologie sostenibili è possibile ridurre il consumo di acqua e l’impronta di carbonio, aumentare la biodiversità e la resistenza agli agenti patogeni senza compromettere le prestazioni; partendo da un controllo biologico dei vettori nell’ambiente delle piantagioni. Tutti i processi che verranno eseguiti durante il progetto sono finalizzati ad aumentare la resilienza, la qualità e la sostenibilità ambientale del sistema.

In questo modo cercheremo un modello replicabile di buone pratiche per gli ulivi e mandorli, così come altre colture legnose, agrumicole e di vite in Europa, aumentando la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e alle future epidemia