I partner del progetto europeo Life Resilience, cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea, si sono incontrati a Pisa (Italia), il 18 giugno, presso la sede di Coldiretti Pisa per raccogliere tutti i progressi e i risultati registrati negli ultimi tre mesi e determinare i prossimi passi da seguire.
Questo ambizioso progetto ha la partecipazione di tre paesi (Spagna, Italia e Portogallo) che rendono questi comitati di monitoraggio fondamentali per tutte le fasi del progetto per soddisfare determinati orari e attuare le misure più efficaci per migliorare la produttività e la sostenibilità dei sistemi implementati nei tre fattorie dimostrative: «El Valenciano» a Carmona (Spagna), Charquerao a Alandroal (Portogallo) e «La Traversagna» a Pisa (Italia).
I nove partner partecipanti coinvolti nella ricerca, controllo e proposta di misure di prevenzione di Xylella fastidiosa hanno compiuto progressi negli ultimi tre mesi del progetto. Finora l’inventario del suolo è stato effettuato con una procedura di lavoro denominata MAP2SOIL, conducendo un’indagine delle tre aziende agricole da parte di geosensori e l’uso di droni che hanno mappato la variabilità spaziale che consente di ottenere le informazioni dettagliate di ogni trama.
Grazie all’utilizzo dell’agricoltura di precisione (sensori, telecamere termiche e ad infrarossi, droni e satelliti), i ricercatori possono valutare la risposta delle colture alle diverse strategie del progetto, analizzare l’attività fotosintetica del raccolto, valutare se presenta qualche tipo di stress e determinare l’insorgenza precoce della malattia nelle colture. La presenza del potenziale insetto vettore di Xylella fastidiosa è già stata valutata nelle tre aziende agricole, tenendo conto della climatologia e dei tipi di suolo. Sono state selezionate diverse specie di piante che verranno utilizzate nei rivestimenti delle piante che verranno installate nel settembre 2019.
Rilevate la fauna ausiliaria che è presente accanto all’insetto vettoriale e una strategia di irrigazione deficitaria controllata è già in uso in Spagna e Portogallo. Infine, i microrganismi che vengono aggiunti al suolo di ciascuno attraverso l’irrigazione sono stati selezionati per migliorare la loro salute e aumentare la resilienza delle piante, e sono stati applicati biostimolanti e biofertilizzanti per aiutare a solidificare i nutrienti che non sono presenti nel terreno. la pianta, come il fosforo e il potassio. In questo modo vengono utilizzati fertilizzanti naturali che non lasciano residui nel terreno e apportano benefici alla pianta producendo ormoni della crescita delle radici, e dal progetto Life Resilience considerano che la via da seguire è la prevenzione, buone pratiche agronomiche e, soprattutto, monitoraggio costante per limitare la diffusione di Xylella fastidiosa e altre malattie.